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giovedì 19 marzo 2015

L'Atlatl

Probabilmente qualcuno ne ha già sentito parlare o lo ha visto utilizzare da Matt Graham (https://www.youtube.com/watch?v=wu36VdRyogE) in una delle sue dimostrazioni di caccia primitiva.


Per chi non lo conoscesse l'atlatl è il precursore dell'arco ed era molto in uso presso gli aztechi ma si è visto usare anche da popolazioni dell'alaska e bushman australiani,c'è chi sostiene che ne girassero alcuni addirittura all'interno del glorioso esercito romano.


E' molto semplice da costruire e consiste in due parti.Un bastone levigato con un perno alla fine (il propulsore) e la freccia.Oltre ad essere un oggetto interessantissimo dal punto di vista storico potrebbe rivelarsi una risorsa per il survival visto che è semplicissimo da costruire e con un po' di pratica si ottengono risultati notevoli (gli aztechi ci buttavano giù i conquistadores spagnoli).In seguito una breve guida sulla sua costruzione

Per prima cosa occorre procurarci il necessario

-Un bastone dritto e lungo circa 1 m
-Strumenti da taglio


Ora dovremo intagliare il nostro bastone fino ad ottenere la parte finale con un piccolo appiglio e la base liscia e levigata per permettere alla freccia di scorrere adeguatamente









 Ed ecco il lavoro completato!





Ora non vi resta che personalizzarlo a vostro piacimento




Per la costruzione delle frecce vi allego un video.



Come sopravvivere ad un attacco Chimico/Biologico


Con le ultime minacce da parte di gruppi terroristici come l'ISIS e Boko Haram in molti è insorta la paura che il nostro Paese potesse venir colpito da un attacco terroristico di tipo chimico/biologico.Pertanto ho dedico di affrontare l'argomento e di redarre una piccola guida per poter fronteggiare l'eventualità di un attacco di questo genere.







Le armi chimiche e battereologiche non sono efficienti come le classiche armi da fuoco,il loro punto di forza è il terrore che scatenano sia nei civili che nei militari (oltre ,in quest'ultimo caso, ad aggiungere la difficoltà di combattere con le attrezzature NBC indossate) pertanto è praticamente impossibile che vengano utilizzate per attacchi in vasta scala.Potrebbero essere utilizzate per colpire qualche punto NON strategico ma di grande impatto come una stazione della metropolitana (e purtroppo è già accaduto) o un luogo di culto.In questi casi è impensabile pensare di scamparla grazie alle nostre attrezzature,non perchè non siano efficaci contro attacchi di questo tipo ma perchè (per ovvi motivi) non le avremmo con noi nel momento dell'attacco.Perciò la nostra unica forma di difesa consiste nel seguire delle semplici procedure che vanno bene sia per attacco chimico che biologico.Ovviamente non potranno andare a sostituire la protezione fornita da un adeguato equipaggiamento ma come già detto molto probabilmente nel momento del bisogno ne saremmo provvisti.

-Cercare di capire con precisione da che zona proviene l'attacco
-Allontanarsi il più possibile dalla zona contaminata
-Una volta allontanati coprirsi le vie respiratorie con una sciarpa,un telo o con qualsiasi cosa possa andar bene allo scopo
-Se l'attacco non è all'aperto (ipotesi più probabile) cercare di abbandonare la struttura
-Se l'attacco è all'aperto allontanarsi il più possibile stando attenti alla direzione del vento

-Una volta allontanati dall'area dell'esposizione bisogna procedere immediatamente ad una prima decontaminazione
-Per prima cosa bisogna spogliarsi completamente (possibilmente indossando dei guanti) e chiudere i vestiti in un sacco di plastica
-Subito dopo occorre lavarsi abbondantemente con acqua e possibilmente sapone stando attenti a non tralasciare nessun punto (unghie,collo,dietro le orecchie).
-Se non abbiamo a disposizione una doccia improvvisare con una fontana o con delle bottiglie d'acqua.
-Infine avvertire i soccorsi cercando di essere più precisi e sintetici possibile (generalità-attacco chimico/biologico-luogo dell'attacco-segnalare feriti e che sintomi presentavano)



Detto questo voglio solo aggiungere che a mio modestissimo avvisto un attacco di questo tipo è abbastanza improbabile visto che comporterebbe una reazione enorme da parte del nostro Paese e della NATO contro il gruppo terroristico che lo ha eseguito







lunedì 9 febbraio 2015

La mimetizzazione


Oggi affronteremo un argomento che a prima vista può non sembrare legat alla sopravvivenza,ovvero il mimetismo.
Per prima cosa cerchiamo di capire a cosa potrebbe servirci renderci invisibili in una situazione di sopravvivenza.
Tutto dipende dal tipo d'emergenza che andiamo ad affrontare.Se per una qualche ipotesi molto remota fossimo costretti ad abbandonare casa ed a darci alla macchia avere le capacita di sparire potrebbe salvarci la vita (se scappo c'è qualcuno che mi insegue).
Inoltre la nobile arte del mimetismo potrà tornarci utile anche in una situazione classica di sopravvivenza,infatti se riusciamo a nascondere la nostra figura sarà più facile tentare di catturare qualche piccola preda con la caccia attiva.

La cosa più importante da tenere presente è che OGNI AMBIENTE E' DIVERSO e pertanto ogni volta che ci spostiamo di zona dovremo applicare piccole variazione al nostro "sistema mimetico"

Per prima cosa occorrerà rendere meno lucente la pelle del viso e di tutte le altre parti del corpo scoperte.Per fare ciò converrebbe utilizzare degli appositi stick mimetici ma se non ne abbiamo possiamo facilmente improvvisare con ciò che troviamo in natura (per fare il nero carbone o sughero bruciato,per il marrone  della terra ecc.)
La regola per ottenere una buona copertura facciale è dimenticare completamente ciò che si vede nei film e seguire dei semplici principi base.Con i colori scuri bisogna coprire le parti in risalto (quindi naso e guance) mentre con il verde il resto.Inoltre la cosa più importante non è nascondere il colore in sè della pelle ma evitare che risplenda se colpita da una qualsiasi forma di luce.Per fare ciò è consigliato strofinare un po' di terra sul viso subito dopo aver applicato il mimetismo



Ora passiamo al resto del corpo.Qui più che sui colori dovremo intervenire sulla forma che è fin troppo caratteristica.Per fare ciò è consigliato applicare ai vestiti pezzi di tessuto,frasche o quantaltro possa andar bene per spezzare la nostra figura.Ovviamente gli oggetti che andremo ad applicare dovranno essere di una colorazione conforme a quella dell'ambiente circostante.



Sicuramente in molti avranno pensato alla classica Ghillie Suit ma onestamente credo che in un contesto prettamente di sopravvivenza non siano l'ideale,in ogni caso qui sotto potrete trovare un video dove viene spiegato come costruirne una.

Videre nec videri

https://www.youtube.com/watch?v=pq6OjCv4p-M

martedì 27 gennaio 2015

Bug Out Bag (B.O.B)


Oggi affronteremo un argomento probabilmente sconosciuto a molti di voi,il bug out bag.
Bug out bag letteralmente significa "Borsa Da Fuga" e non è altro che un kit dove andremo a riporre tutto ciò che ci potrà servire nel caso dovessimo abbandonare velocemente casa nostra per cause di forza maggiore (come ad esempio un terremoto).



Quando andiamo a comporre il nostro Bug Out Bag possiamo prendere spunto dall'attrezzatura che ci porteremmo dietro per un escursione di più giorno.
In rete si trovano moltissime liste già compilate però a mio avviso non c'è una lista ideale.
Ognuno ha le proprie esigenze e pertanto non includerò nessuna lista in questo articolo.
Ovviamente ci sono una serie di caratteristiche che tutti i B.O.B devono rispettare per garantirci una maggiore possibilità di sopravvivenza.A mio avviso le qualità più importanti di un buon zaino da salvataggio sono tre;

-IMPERMEABILITA' -> Ci vuole veramente poco a rovinare le nostre attrezzature con l'acqua pertanto è fondamentale rendere il nostro zaino impermeabile,per fare ciò non occorre spendere un patrimonio.Basterà dotarsi di sacchi di plastica di varie misure e di molta pazienza.

-PESO NON ECCESSIVO -> Non sappiamo per quanto dovremo camminare pertanto conviene non esagerare con il peso.Solitamente come regola generale si cerca di non superare 1/3 del peso corporeo.

-AUTOSUFFICIENZA -> Solitamente i Bug Out Bag sono pensati per darci un autonomia di 72 ore ma personalmente credo che in questi casi convenga sempre arrotondare per difetto.Personalmente credo che avere attrezzature per poter stare fuori circa 7 giorni sia una buona base di partenza.





In rete si trovano interi libri (http://www.ibs.it/libro+inglese/stewart-creek/build-the-perfect-bug-imple--creative--to--ques-es-ring-yechniques-onsen--atildeon/9781440318740.html) sull'argomento pertanto non mi dilungherò oltre.
Come in tutte le cose ci vuole buon senso,pertanto quando andrete a costruire il vostro Bug Out Bag non affidatevi solamente a ciò che avete letto in rete ma soprattutto alle vostre esigenze personali.


Per altre informazioni a riguardo potete consultare  https://www.prepper.it/


lunedì 29 dicembre 2014

Recensione zaino Condor 3 Days Assault Pack

La Condor Outdoor Products è un azienda americana con oltre 20 anni di esperienza nella produzione di materiale tecnico e vi si riforniscono molti americani.
Mi sono avvicinato a questo modello di zaino dopo averlo visto usare da molti prepper americani e dalle recensioni trovate in rete sembrava veramente un bel prodotto.


Lo zaino ha una capacità di 70l che a molti potrebbe sembrare eccessiva ma io personalmente preferisco tenere tutto all’interno senza dover fissare oggetti all’esterno.
Ma veniamo allo zaino, inizio con dire che appena lo si guarda si nota il particolare schienale dotato di comodi pads imbottiti che lo rendono più comodo rispetto a molti altri zaini. L’imbottitura è molto comoda a livello di comfort e aiuta a sopportare anche carichi molto elevati inoltre lo zaino non perde mai forma sotto il peso del carico.
Gli spallacci oltre ad avere la classica fascia pettorale sono larghi e ben imbottiti inoltre presentano un sistema di sgancio d’emergenza a mio parere fondamentale in uno zaino da prepper.
La parte esterna dello zaino è rivestita in comodi passanti M.O.L.L.E per l’applicazione di altre tasche e sul fondo si trovano 4 passanti per bloccare tramite cinghie altri oggetti tipo i materassini da campeggio o il sacco a pelo.
Lo zaino è diviso in due tasche esterne poste ai lati molto ampie (sono riuscito a mettere in una il poncho, il kit medico e un rotolo di nastro americano),anche queste tasche sono coperte da passanti M.O.L.L.E.

Lo scompartimento centrale è dotato di cinghie di ritenzione per bloccare le cose all’interno e dal lato opposto è presente una rete con sezioni separate da una cerniera.
L’altra sezione dello zaino è dotata di pratici scomparti porta documenti, due scomparti per mettere le radio e altri scompartimenti per mettere penne e altra roba di questo genere. In più è presente un pratico gancio che in teoria servirebbe per tenere le chiavi ma che a mio parere è molto più comodo per bloccarci dei cyalume.


La parte più esteriore dello zaino è una tasca che in teoria servirebbe per contenere la camelback ma è pratica per mille altri usi, io personalmente ci tengo gli snack (tipo carne essiccata) in modo da averli sempre a portata di mano.
In fondo troviamo una grande tasca frontale con 4 scomparti separati per metterci diversi accessori.


In definitiva mi sembra un ottimo prodotto ed utilizzabile (vista anche la disponibilità in colori neutri) in più campi inoltre ha un rapporto/prezzo più che ottimo e ne consiglio a tutti l’acquisto.


venerdì 10 ottobre 2014

Cibi liofilizzati/razioni da combattimento/zuppe pronte/ecc.

Oggi vi parlerò di vari cibi adatti per escursioni,uscite outdoor o altro.


RAZIONE DA COMBATTIMENTO AMERICANA MRE (MEAL READY TO EAT)

Forse è la più famosa razione da combattimento al mondo e su questo prodotto è stato detto tutto e niente.
All'interno della nostra razione generalmente troviamo 2 pasti principali (chiamati entree),un kit con generi di conforto,vari snack,1 bevanda calda ed un riscaldatore chimico per il nostro pasto principale.Il vantaggio più grande di questo prodotto è che i pasti sono precotti e che quindi non c'è bisogno di accendere un fuoco per prepararli,per riscaldare il nostro prodotto basterà metterlo nel riscaldatore chimico che con l'aggiunta di una piccola quantità d'acqua (in caso d'emergenza possiamo usare anche dell'urina) creerà una reazione chimica che genererà calore riscaldando il nostro pasto.
Un altro vantaggio di queste razioni è che nonostante ufficialmente durino 3 anni si possono mangiare tranquillamente fino a 25 anni circa.
Passiamo al punto che forse interesserà di più a tutti,il sapore.
Premettendo che è una cosa che varia da persona a persona io le ho trovate buone,alcuni snack addirittura ottimi.E' ovvio che i menù (numerosissimi e molto ricchi) contengono ricette della cucina americana con sapori diversi da quelli a cui generalmente siamo abituati ma ci si abitua abbastanza velocemente.
Il prezzo varia dagli 8 a 20 e più euro.
Personalmente le trovo molto comode da tenere nel bob (io ne ho inserite 4) ma non le consiglio per farci grosse scorte di cibo

Qui troverete altre info utili,tra cui tutti i menu --> www.mreinfo.com/us/mre/mre-menus.html








RISOTTI KNORR

Questi risotti si trovano praticamente in tutti i supermarket con un prezzo che oscilla tra un euro a 1,80€.
Sono molto buoni e si trovano moltissimi risotti diversi in modo da far contenti anche i palati più delicati  
Spesso sono scelti da trekker professionisti per la facilità di trasporto e per l'ottimo risultato che si ottiene.
L'unico difetto è che per prepararli ci vogliono 500ml d'acqua e circa 15 minuti di cottura il che li rende non proprio veloci da preparare.Comunque organizzandosi bene si riesce tranquillamente a cucinarli in qualsiasi situazione,personalmente ne ho già preparati gia molti usando un fornellino ad alcool od un fuoco da campo.
Una cosa da tener conto è che nonostante sulla confezione ci sia scritto 2 porzioni è consigliabile portarsene una a testa anche perchè 250g circa di risotto in due dopo aver fatto svariati km sono un insulto a tutto ciò in cui crediamo   

A mio parere sono molto comodi anche per scorte di cibo in casa vista la facilità di stoccaggio e di approvvigionamento.





PRODOTTI F.I.R.M.A ITALIA 

Altri prodotti eccezionale sono quelli fatti dalla F.I.R.M.A (www.firmaitalia.it/),un azienda che produce interamente in Italia pasti liofilizzato che si trovano in quasi tutti i supermercati.

Io ho testato il couscous e vari tipi di paste.


La pasta ha bisogno di 500ml d'acqua e circa 7 minuti di cottura



 Mentre per il couscous basta inserire 200ml d'acqua calda direttamente nella busta e lasciar riposare per 5/6 minuti

Ecco la tabella con i vari valori nutrizionali



In conclusione sono dei prodotti ottimi,con un'ampia varietà di menu (si trovano anche zuppe,minestre,chili e paella) ad un prezzo veramente basso (mi sono preso due di tutto ed ho speso complessivamente poco più di 6€)

lunedì 22 settembre 2014

Costruire un rifugio


Oggi vi spiegherò come costruire un luogo sicuro dove riposarsi e proteggersi dagli elementi in una situazione d'emergenza.
Un buon rifugio deve permetterci di dormire riparati dagli elementi atmosferici e sollevati dal terreno per fare ciò abbiamo bisogno di materiale isolante.
Ottimi materiali isolanti che troviamo in natura sono le foglie,il muschio e la corteccia.Anche i sacchi di plastica,le coperte isotermiche (di cui parlerò in un altro articolo) e i teli tenda sono ottimi isolanti che ci facilitano molto nella costruzione del nostro riparò però non sempre abbiamo la fortuna di averli con noi in caso di necessità quindi è decisamente meglio imparare a cavarsela solo con quello che troviamo in natura.

Una volta trovato il materiale isolante dobbiamo costruire l'intelaiatura del nostri rifugio.
L'intelaiatura dovrà essere ben salda in modo da resistere a forti venti e inclinata in modo da non far ristagnare l'acqua piovana.Dobbiamo anche ricordarci di non costruire un riparo troppo grande in modo da scaldarlo più facilmente.





Infine dobbiamo isolarci dal terreno per non far diminuire la nostra temperatura corporea e per evitare di entrare in contatto con animali pericolosi.
La scelta migliore è costruire una piccola brandina ma in mancanza di tempo possiamo isolarci adeguatamente dormendo su un mucchio di foglie secche.