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lunedì 22 settembre 2014

Costruire un rifugio


Oggi vi spiegherò come costruire un luogo sicuro dove riposarsi e proteggersi dagli elementi in una situazione d'emergenza.
Un buon rifugio deve permetterci di dormire riparati dagli elementi atmosferici e sollevati dal terreno per fare ciò abbiamo bisogno di materiale isolante.
Ottimi materiali isolanti che troviamo in natura sono le foglie,il muschio e la corteccia.Anche i sacchi di plastica,le coperte isotermiche (di cui parlerò in un altro articolo) e i teli tenda sono ottimi isolanti che ci facilitano molto nella costruzione del nostro riparò però non sempre abbiamo la fortuna di averli con noi in caso di necessità quindi è decisamente meglio imparare a cavarsela solo con quello che troviamo in natura.

Una volta trovato il materiale isolante dobbiamo costruire l'intelaiatura del nostri rifugio.
L'intelaiatura dovrà essere ben salda in modo da resistere a forti venti e inclinata in modo da non far ristagnare l'acqua piovana.Dobbiamo anche ricordarci di non costruire un riparo troppo grande in modo da scaldarlo più facilmente.





Infine dobbiamo isolarci dal terreno per non far diminuire la nostra temperatura corporea e per evitare di entrare in contatto con animali pericolosi.
La scelta migliore è costruire una piccola brandina ma in mancanza di tempo possiamo isolarci adeguatamente dormendo su un mucchio di foglie secche.



sabato 13 settembre 2014

Ottenere acqua sicura da bere

Per ottenere dell'acqua potabile quando non si hanno a disposizione strumenti adeguati dobbiamo procedere in due fasi.
La prima fase consiste nel filtraggio dell'acqua in modo da privarla delle particelle di terreno o di altro materiale che vi sono disciolte all'interno.Se prendiamo l'acqua direttamente da una fonte non stagnante e notiamo che è priva di sedimenti possiamo saltare questo passaggio.
Per filtrare l'acqua dobbiamo costruire un semplice filtro a tre strati (erba,sabbia,polvere di carbone).Una volta costruito questo filtro l'acqua dovrà passarci fino a quando non sarà limpida e priva di sedimenti.






Dopo aver filtrato l'acqua dobbiamo farla bollire in modo da eliminare gli organismi nocivi presenti in essa.Possiamo farla bollire per circa 20 minuti oppure farla pastorizzare mantenendola a 60° per 45 minuti.


Ovviamente esistono strumenti studiati appositamente per ottenere acqua potabile ma ne parleremo in seguito.


martedì 9 settembre 2014

Segnalare la nostra presenza

In una situazione d'emergenza dobbiamo essere in grado di segnalare la nostra presenza alle eventuali squadre di soccorso.
Per adottare un metodo di segnalazione efficiente dobbiamo rispettare due fattori,contrasto e movimento.Ci sono molti metodi di segnalazione e possono variare a seconda dell'ambiente e della situazione.
I metodi principali e più efficienti sono l'accensione di un fuoco e la creazione di segnali visibili dall'alto come una grossa "X" fatta con dei tronchi o delle bandiere.
Il numero 3 è considerato a livello internazionale una richiesta d'aiuto quindi per rendere maggiori le probabilità di essere individuati i segnali fatti dovranno essere ripetuti tre volte (ad esempio 3 bandiere,3 fuochi di segnalazione ecc.)
E' il contrasto il fattore dominante quindi dobbiamo sempre assicurarci che il segnale sia in contrasto con il territorio circostante.Avere con noi oggetti con colori accesi (come una bandana arancione) può facilitarci molto.Anche bruciare materiali plastici è molto utile perchè produrrà un denso fumo nero visibile da lontano.In mancanza di materiali plastici vanno bene anche rami verdi e foglie che produrranno molto fumo una volta bruciati



In commercio si trovano strumenti che possono renderci più visibili ai soccorritori come l'eliografo (o specchietto da segnalazione) o i razzi a paracadute che una volta attivati lanceranno in aria un piccolo razzo visibile da molto lontano.
Sicuramente rendersi visibile in una situazione di sopravvivenza può fare la differenza tra la vita e la morte pertanto è molto importante prendere confidenza con queste tecniche.

domenica 7 settembre 2014

Le basi della sopravvivenza

L'uomo è un essere vivente e come tutti gli esseri viventi ha dei bisogni.
Per vivere (e sopravvivere) non dobbiamo fare altro che soddisfare questi bisogni.Quando ci troviamo comodamente a casa nostra è semplice,quando siamo in mezzo ad un bosco lo è un po' meno.
Per stabilire le priorità in una situazione d'emergenza bisogna attenersi alla "Regola del Tre"

Possiamo sopravvivere

3 Minuti senza aria
3 Ore senza riparo
3 Giorni senza acqua
3 Settimane senza cibo



Quindi seguendo questa regola le nostre priorità in un ipotetica situazione d'emergenza saranno

-Essere in condizione di respirare autonomamente aria pulita
-Costruire un riparo asciutto che ci garantisca un adeguato isolamento termico e protezione da vento e  pioggia
-Procurarci acqua potabile da bere
-Procurarci del cibo     

Ovviamente il territorio in cui ci troviamo assume molta importanza nell'interpretazione di questa regola.Ad esempio in Italia se ci perdiamo in media i soccorritori impiegheranno due giorni circa per trovarci,in questo caso non vale la pena perdere tempo o addirittura rischiare di aggravare la situazione mettendoci a cercare del cibo.

Come in tutte le cose ci vuole molto buon senso 

                                                          


Presentazione

Ho deciso di creare questo blog per parlare delle mie esperienze riguardo al tema della sopravvivenza e del bushcraft.
La mia intenzione è quella di creare un area di discussione tra appassionati in modo da favorire lo scambio di opinioni.
Quello della sopravvivenza è un tema che mi ha sempre affascinato molto ed in Italia siamo in molti ad avere la stessa opinione a riguardo.Quando parliamo di sopravvivenza la prima cosa che ci viene  in mente è un tizio alto due metri con mimetica  anfibi e un coltellaccio in mano che si aggira per i boschi. Non ho nulla in contrario alle tecniche di sopravvivenza in stile militare (spesso anche io le utilizzo e ne sono un grande sostenitore) però al sopravvivenza nel senso più filosofico del termine non è solo quello.
La sopravvivenza è ritornare alla natura (prima che facciate una strana impressione di me,non sono un dannatissimo hippie!) e capire cosa ha da darci.Non possiamo pretendere di andare per boschi con 800€ di equipaggiamento addosso e riuscire a cavarcela.La sopravvivenza è al 90% una questione mentale il restante 10% è costituito da esperienza ed equipaggiamento.Noi dobbiamo riuscire ad entrare in contatto con la natura e dobbiamo imparare a conviverci.E' estremamente presuntuoso poter pensare di poter piegare la forza di madre natura
Per evitare incomprensioni non sono Rambo e non vi insegnerò a ricucirvi una ferita con ago e spago,ma non sono nemmeno un figlio dei fiori che va per boschi senza scarpe ad contemplare l'operato di qualche divinità dalla dubbia esistenza.L'obbiettivo principale di questo blog è quello di avvicinare più persone possibili alla natura ed ad uno stile di vita più semplice (ma non per questo peggiore)
Cercherò di postare anche guide utili nella vita di tutti i giorni su argomenti legati alla sopravvivenza urbana.
Benvenuti!